Il piano B

Durante il taglio bimestrale dei capelli, il parrucchiere dubita che Letizia Moratti sia meglio di Giulio Gallera e riassume il pensiero della maggioranza dei lombardi d.o.c. e non: “Bertolaso… Qui non se ne viene più fuori.”
Il Lancet pubblica i risultati “ad interim” del vaccino Sputnik V (Gam-Covid Vac) nel trial di fase 3 – concluso il 24 novembre – su 16.427 volontari di cui 14.964 avevano ricevuto la seconda dose dopo 21 giorni dalla prima (rispettivamente 5.435 e 4.902 nel gruppo placebo):

  • The observed vaccine efficacy was greater than 87% in all age and sex subgroups. Notably, vaccine efficacy was 91·8% (67·1–98·3) in participants older than 60 years. 

I criteri clinici scelti per escludere i partecipanti – al 98,5% “bianchi” – erano moltissimi, eppure in Russia al 23 gennaio “oltre 2 milioni di dosi erano già state somministrate al pubblico”. Commento diplomatico di Ian Jones e Polly Roy.
Contrariamente alle linee guida del Lancet, e delle riviste serie in generale, i dati grezzi anonimizzati e disaggregati saranno disponibili dopo la pubblicazione dei risultati finali, e solo nel caso di proposte di collaborazioni:

  • Proposals will be reviewed and approved by the sponsor, security department, researcher, and staff on the basis of scientific merit and absence of competing interests. 

E’ ancora meno accettabile, mi sembra, durante una pandemia, quando occorre vaccinare di corsa prima di mutazioni che renderebbero inutili vaccini come questo. (La variante inglese sembra aver acquisito una brutta mutazione da quella sudafricana/brasiliana. Spiegazioni da Kai Kupferschmidt)
Comunque è meglio che l’assenza di dati sulle fasi 3 dei vaccini cinesi.
Intanto negli Stati Uniti, Florian Krammer et al. hanno osservato che nelle persone infettate in precedenza, una singola dose dei vaccini a mRna di Pfizer e Moderna produce più anticorpi, ma anche una reattogenicità più severa, di due dosi nelle persone non infettate. E’ un preprint e i partecipanti sono soltanto 109, quindi in attesa di conferma:

  • Changing the policy to give these individuals only one dose of vaccine would not negatively impact on their antibody titers, spare them from unnecessary pain and free up many urgently needed vaccine doses.

Sarebbe una buona notizia anche perché esistono già test sierologici affidabili, veloci e semplici da usare  e meno costosi di quello approvato mesi fa in Australia.

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Da For better science, c’è una nuova puntata della saga legale “Jan van Deursen contro Leonid Schneider”.
Climalteranti ha pubblicato

una versione estesa dell’indagine bibliometrica uscita su Tellus (dopo peer-review).
Su Nature EcoEvol, con un metodo bayesiano Daniele Silvestro et al. danno ragione a Darwin sull’immensa varietà dei fiori: le angiosperme sono nate nel Giurassico, ma la diversità è esplosa per davvero nel Cretaceo. Darwin si chiedeva anche quando erano comparsi gli insetti impollinatori…

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